Nuovo appuntamento della rubrica “Marciando ai tempi della quarantena”.
Purtroppo stiamo vivendo una situazione senza precedenti, molto grave e che coinvolge chiunque, nessuno escluso.
In questo periodo di quarantena, per il bene di tutti, siamo isolati e non possiamo vivere come abbiamo fatto fino ad un mese fa. Noi del GSDS Campolongo Tapogliano, ad esempio, ogni domenica ci trovavamo con i nostri iscritti per partecipare alle marce FIASP organizzate in regione.
Ora questo non lo si può fare, ma nulla ci vieta di marciare con il pensiero, ricordando le marce fatte in passato e che avrebbero dovuto svolgersi durante questa quarantena.
Oggi per esempio, ci sarebbe stata la 6° Marcia “Sui sentieri del Monte Sabotino” a Nova Gorica (SLO), con tre percorsi da 5, 10 e 20 chilometri organizzata dagli amici sloveni.
La partenza, come da tradizione, è situata nella Piazza della Transalpina; la caratteristica di questa piazza è che nel mezzo di questo piazzale si trova il confine tra Italia e Slovenia.
Da qui ci si dirige verso Salcano, affiancando per un bel tratto il fiume Isonzo per poi ammirare il Ponte ferroviario di Salcano, che è tuttora il più lungo ponte di pietra intagliata del mondo.
Inizia poi una salita dolce fino a San Mauro. A questo punto il percorso da 20 km si inerpica su una vecchia mulattiera che si addentra nel bosco. Un bosco ricco di pini neri e del caratteristico sommaco carsico. Ad un certo punto si spunta dal verde in uno spazio aperto dove si trova la famosa scritta “Tito” composta da pietre e che è possibile vedere chiaramente dalla città di Gorizia.
Un’altra salita e si arriva ai ruderi della Chiesa di San Valentino (costruita tra il 1500 e il 1600) dove solitamente ci accoglie un piacevole ristoro.
Da qui inizia il sentiero sulla cresta del monte che ci conduce fino in vetta al Sabotino (609 m) da cui è possibile ammirare una spettacolare vista verso il Monte Santo con l’Isonzo che scorre ai suoi piedi. Dalla parte opposta invece si può godere dell’ampio panorama su Gorizia, l’Ossario di Oslavia, il Monte Calvario e la pianura isontina.
Da questo punto si continua ancora sulla cresta del monte fino a raggiungere il rifugio da cui poi ha inizio una veloce discesa che si ricongiunge poi con il percorso fatto all’andata fino a ritornare poi a Gorizia.
Questa è una marcia davvero bellissima e affascinante sia dal punto di vista paesaggistico che da quello storico e culturale. La salita fino alla vetta è abbastanza impegnativa ma ne vale la pena perché il panorama è veramente mozzafiato.
Oggi si sarebbe dovuta tenere anche la 24° Marcia internazionale per la vita Città di Aquileia ad Aquileia (UD) con tre percorsi da 6, 12 e 20 km.
Se qualcuno volesse scrivere un paio di righe in merito siete i benvenuti ovviamente!!